BIO 23

by Arduino

23/11/12



L'innovazione oltre la forma

A metà novembre si è conclusa la ventitreesima edizione della Biennale di Design di Lubiana.
Un'edizione “anomala e avanguardista”, diretta da Matevz Čelik, che ha saputo declinare i molteplici linguaggi del design in campi diversi come scienza, salute, meccanica, praticamente aree dove il processo “azione-reazione” è una condizione sempre presente.
Osservare le reazioni dei processi naturali per applicarle in nuove soluzioni, funzionali prim'ancora che percettive. Molti dei progetti visibili alla biennale sono nati dalla collaborazione tra scienziati e ricercatori, i risultati sono così innovativi da confondere l'osservatore, in questo caso non parliamo di oggetti-accessori, quanto ad una nuova progettualità con regole totalmente diverse che creano materialmente l'oggetto-funzione secondo le leggi della chimica, biologia o etologia.
Eric de Laurens ad esempio crea nuovi oggetti utilizzando solamente squame di pesce, senza bisogno di leganti chimici per il processo.
Susana Soares invece utilizza l'etologia per comprendere come il comportamento animale possa aiutarci nei processi di diagnosi e cura delle patologie, senza dover utilizzare i canoni della medicina ortodossa. Soares ha creato, insieme al centro ricerche London Beekeeper Association, il Bee’s Diagnostic Tool: uno strumento che utilizza le api per riconoscere le condizioni mediche di un soggetto, tramite la sola espirazione all'interno della “bolla di vetro”.
Stefan Schwabe utilizza i microrganismi per creare materia, sfruttando il processo di fermentazione delle foglie di the Kombucha e modellando la massa cellulosa in nuove forme.