Confrontandoci, con chi è grande.

by massimo

07/10/11



…sono due giorni che, toccato dalla notizia delle scomparsa di Steve, leggo post, articoli e penso a cosa dire per ricordarlo in qualche modo.
Non è per niente facile e ogni parola sembra banale, già detta, già scritta.

Mi limiterò a parlare della mia esperienza.

Quando mi avvicinai al mondo della comunicazione Steve era tornato da poco in Apple e il suo mito cresceva in maniera apparentemente inarrestabile. Fino a quel momento non sapevo nemmeno che ci fosse un'alternativa ai pc, a windows, non immaginavo che l'informatica potesse avere un punto di vista differente, un pensiero differente.
La scoperta è stata una folgorazione. Si perché più di dieci anni fa il mac era il personal computer dei creativi o di chi si credeva tale, la macchina di quelli che cavalcavano la controcultura, che volevano distinguersi ed esprimersi. Dal mio primo ibook in poi è stata una scoperta dietro l'altra, affascinante, coinvolgente, umana e sempre più interiore.
Trasferire in un computer la passione per quello che si fa, fino a farlo diventare un compagno fedele, un amico con cui passare notti di lavoro e condividere i primi, piccoli successi. Ad ogni presentazione, keynote, essere ansiosi ed emozionati per quello che stava per essere rivelato. Un rituale, un occasione che scandisce e catalizza tempi e attenzioni. Non so da dove quel fascino nasca e quando di quel fascino fosse legato alla persona di Steve Jobs, ancora oggi me lo chiedo e forse oggi tantissimi si stanno facendo questa domanda. Ogni designer, architetto, industriale, vorrebbe trasferire ai suoi prodotti quell'aurea magica, quel fascino che Steve ha collocato nell'anima dei prodotti Apple. Ognuno di noi vorrebbe possedere quel carisma.
Quello che so è che provo il senso di smarrimento di quando si perde qualcosa di importante, di quando quello che è quotidiano muta, quello che osserviamo e diamo per scontato improvvisamente non lo è più.
Forse oggi, dopo poco più di un giorno dalla sua scomparsa, la sua eredità più grande sta proprio nel sentimento che sta provocando nelle persone, negli interrogativi, nell'incertezza rispetto alla sua Azienda. Proprio perché interrogarsi e cercare di comprendere è forse la più grande occasione che abbiamo per crescere. Confrontandoci, con chi è grande.